glifi e sigilli, veramente interessante!!!!

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giomba
icon13  view post Posted on 31/3/2010, 10:46




La storia dei GLIFI


I
glifi sono rappresentazioni grafiche stilizzate di cose o concetti. Il loro uso nasce all’incirca nel medioevo, all’interno di un’ottica storica di oscurantismo e proibizionismo che obbligava a tenere segrete numerose informazioni. Di vitale importanza, in un contesto del genere, è proteggere oggetti e parole scritte da sguardi indiscreti o persino pericolosi.
L’evoluzione dei glifi passa da parole misteriose, come anagrammi o grafemi più o meno vicini alla lingua parlata, a disegni semplici o complessi, come i geroglifici, segni che rimandavano in maniera chiara ad un concetto, seppure questa presunzione di chiarezza fosse più ovvia per chi costruiva i glifi che per chi, occasionalmente, li leggeva.
Ovviamente tramandare un messaggio necessita che il destinatario comprenda lo stesso codice di trasmissione di chi idea il messaggio. Ecco perché si passò da un uso strettamente personale dei glifi ad una standardizzazione e, infine, ad un gruppo di venticinque segni universali.
La relativa mancanza di conoscenza dei glifi nella gente comune, o anche negli stessi operatori dell’occulto, si spiega attraverso la natura stessa dei geroglifici: mantenere il segreto.
La storia dei geroglifici è molto simile a quella delle rune: spesso viene tramandato un numero inferiore o maggiore di simboli, a seconda delle scuole e delle vie che l’informazione orale o scritta ha preso. In realtà la scelta base dei simboli, secondo uno studio approfondito, non può andare sotto i venticinque segni perché verrebbero meno molte combinazioni. Al contrario un numero maggiori di glifi non può che incrementare le possibilità di creare, ma spesso i simboli accessori sono ridondanti, ripetitivi di altri concetti e con questo viene a mancare un elemento molto importante dei glifi: l’essenzialità.




I GLIFI E SIGILLI


Più glifi riuniti costituiscono un sigillo.
Perché i glifi svolgano i loro compiti non basta che vengano tracciati: bisogna attivarli.

Il potere del glifo non è eterno: esso conserva memoria del proprio compito ma bisogna rinnovare l’energia che lo ha attivato. Il tempo di durata non è univoco: dipende dalle condizioni di attivazione (più energia ci si mette, più potente e duraturo sarà), da quelle del materiale in cui viene tracciato, dalle caratteristiche dell’officiante e anche dalle condizioni di vita.

Possono essere tracciati con qualunque materiale e su qualunque superficie, ma il glifo scompare nel momento in cui viene cancellato, e con esso le sue proprietà. Se danneggiato, basterà ricomporre l’originale e riattivarlo. Per evitare contrasti, basterà tracciare i segni in un luogo nascosto, in un angolo poco visibile, a meno che non abbiate intenzione di creare, oltre al compito, anche un intento estetico.

È importante che ogni glifo (o ogni sigillo) sia racchiuso in un cerchio che provvederà a creare protezione e aiuto nell’esecuzione del compito. È una regola semplice per iniziare: tracciare un cerchio e quello è lo spazio di creazione di un glifo. Oltre al già spiegato intento di protezione, da un punto di vista filosofico è il cerchio rappresenta il ventre materno: il sigillo sgorga dal ventre come un nuovo essere, con una vita, con un destino, con un compito. Il cerchio, come il seme, come le prime cellule, è totipotente: qualsiasi cosa può accadere al suo interno e noi abbiamo il potere di indirizzare le energie verso uno scopo comune.

Si possono ideare personalmente dei glifi?
Nulla lo vieta: da sempre l’Arte specifica che ciò che viene creato da sé ha un potenza assai maggiore di quello che, insegnato da qualcun altro, viene eseguito per ripetizione. Questo è valido quasi sempre. È ovvio che creare simboli complessi non è una cosa semplice e per tutti, non vi sono istruzioni come nella costruzione di un incantesimo o nell’apertura del Cerchio. Almeno all’inizio si consiglia quindi di seguire queste informazioni. In seguito, quando si sarà padroneggiato non solo il meccanismo ma anche la filosofia sottostanza, si può iniziare a creare.
 
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