Le Leggende di Artemide

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gotikrose
view post Posted on 19/3/2010, 00:38




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Una delle sue prime imprese fu quella di mettere a morte i figli di Niobe: quest’incarico le venne dato dalla madre Latona e lo svolse con il fratello Apollo.
La madre aveva sentito dire a Niobe di essere un’eroina superiore, quindi Latona, offesa da tale affermazione, chiese ad Apollo di uccidere i figli maschi e ad Artemide di ucciderne le femmine. Anfione, vedendo i suoi figli morti, decise di togliersi a sua volta la vita. Niobe, distrutta, quando iniziò a piangere fu trasformata in pietra da Artemide. Secondo alcune versioni della leggenda fu scagliata in qualche luogo sperduto del deserto egiziano. Un'altra sostiene che le sue lacrime formarono il fiume Acheloo. Dato che Zeus aveva trasformato in statue tutti gli abitanti di Tebe, nessuno seppellì i Niobidi per nove giorni, quando furono gli dei stessi a provvedere a calarli nella tomba.

La storia di Orione nasce dalla collera di Artemide: Orione aveva cercato di violentare la dea, così ella infuriata gli mandò contro uno scorpione ed egli venne punto nel tallone e morì.
Successivamente Artemide decise di trasformare lo scorpione e Orione in costellazioni.

Anche Atteone fu vittima dell’indole vendicativa della dea: Egli scortò Artemide mentre si bagnava in una fonte. La Dea infuriata gli aizzò la muta di 50 cani dello stesso Atteone, che nel frattempo aveva trasformato in cervo e finì sbranato dai suoi cani che non l’avevano riconosciuto.

Siproite, fu trasformato in cervo da Artemide per averla vista nuda.

Artemide volle punire Agamennone per aver ucciso un cervo sacro oppure, secondo un'altra versione, per essersi vantato di essere un cacciatore migliore di lei. Quando la flotta greca si stava preparando per salpare verso Troia per portare la guerra, Artemide fece sparire il vento. L'indovino Tiresia disse ad Agamennone che l'unico modo per placare la dea era sacrificare sua figlia Ifigenia. Quando il re era sul punto di farlo, Artemide la portò via dall'altare e la sostituì con un cervo. La fanciulla fu trasportata in Crimea e nominata sacerdotessa del tempio della dea a Tauride, nel quale gli stranieri le venivano offerti come sacrifici umani. In seguito suo fratello Oreste la riportò in Grecia dove, in Laconia, istituì il culto di Artemide Tauridea.

Taigete, una delle Pleiadi, era una delle compagne di caccia di Artemide. Quando si accorse che Zeus tentava con insistenza di insidiarla, la ninfa pregò Artemide di aiutarla e la dea la trasformò in una cerva. Zeus però la possedette ugualmente mentre si trovava in stato di incoscienza, e dall'unione nacque Lacedemone il mitico fondatore di Sparta.

Oto ed Efialte erano due fratelli giganti che un giorno decisero di assaltare il Monte Olimpo e riuscirono a rapire Ares ed a tenerlo richiuso in un grosso vaso per tredici mesi. Artemide si trasformò in un cervo e si mise a correre tra di loro: I due giganti, per non farsela sfuggire dato che erano esperti cacciatori, le lanciarono contro le loro lance, ma finirono per uccidersi l'un l'altro.

Secondo alcune versioni della leggenda di Adone, Artemide mandò un cinghiale selvaggio ad uccidere il giovane per punirlo per essersi vantato di essere un cacciatore migliore della dea. Secondo altre, invece, Adone era uno degli amanti di Afrodite, così Artemide lo uccise per rendere la pariglia ad Afrodite per la morte di Ippolito, uno dei suoi favoriti.

Dopo la morte di Meleagro, Artemide trasformò le sue inconsolabili sorelle, le Meleagridi in galline faraone.

Artemide uccise Chione per punirla del suo orgoglio e della sua vanità.
Artemide salvò la piccola Atalanta dalla morte per assideramento, dopo che suo padre l'aveva abbandonata, mandando da lei un'orsa che la allattò finché non venne raggiunta da alcuni cacciatori. Tra le sue avventure, Atalanta partecipò alla caccia al Cinghiale calidonio che Artemide aveva mandato per distruggere Calidone, dato che il re Eneo si era dimenticato di lei durante i sacrifici per celebrare il raccolto.

Durante la decennale guerra, Artemide si schierò dalla parte dei troiani contro i Greci. Si azzuffò con Era quando i divini alleati delle due parti si scontrarono tra loro: Era la colpì sulle orecchie con la sua stessa faretra e le frecce caddero a terra mentre Artemide fuggì da Zeus piangendo. Pare che Artemide sia stata rappresentata come sostenitrice della causa troiana sia perché il fratello Apollo era il protettore della città, sia perché essa stessa nell'antichità era molto venerata nelle zone dell'Anatolia occidentale.

font: wikipedia
 
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